Nell’economia della crescita organica di un sito web, il link building svolge un ruolo fondamentale. Al giorno d’oggi, infatti, acquisire backlink di alta qualità è uno dei pochissimi modi per ritagliarsi un’importante fetta del mercato in cui si compete.
Questo però non significa che il link building sia garanzia di successo, anzi, le possibilità che una campagna di link building raggiunga i risultati prestabiliti in breve tempo sono piuttosto basse. A dire il vero, esistono approcci in grado di incrementare il traffico velocemente, ma si tratta perlopiù di metodi destinati a non durare nel tempo e che in alcuni casi possono anche causare delle penalizzazioni. Al contrario, l’impatto dei link ottenuti si misura nel lungo termine, anche dopo mesi di lavoro.
Quindi, cos’è il link building, e come si fa? Scopriamolo insieme.
La definizione di link building
Come riportato da MOZ, con il termine link building si identifica il processo di acquisizione di collegamenti ipertestuali da altri siti web al tuo. In altre parole, si tratta di un’attività volta ad incrementare il numero di link che arrivano da altri siti.
Qui però è bene fare una precisazione. Non tutti i link sono figli del lavoro di un SEO Specialist. Alcuni arrivano spontaneamente, e quando succede questo ha un impatto positivo sul posizionamento del proprio sito. Il problema, però, è che succede raramente, soprattutto da siti autorevoli.
Ed è proprio qui che entra in gioco il link building, il cui obiettivo è quello di migliorare il profilo backlink di un sito. Ma come si fa a fare link building?
I guest post sono (quasi) sempre la via
Nel corso degli anni i professionisti del settore hanno sperimentato numerose strategie di link building. Ad esempio, una di quelle che resiste ancora oggi è quella dei broken link. Stando a quanto riporta Search Engine Land, si tratta di una tattica volta a trovare link non più attivi ma che fanno parte del proprio settore di riferimento, ricreare una versione del contenuto precedentemente presente in pagina e contattare il sito che lo ospitava, chiedendone la sostituzione con il proprio link.
Come detto, quello dei broken link è un metodo ancora in uso, uno dei pochissimi ad avere ancora un peso specifico notevole in una campagna di link building. Nonostante questo, il metodo di riferimento rimane ancora quello dei guest post.
Con il termine “guest posting” si indica l’attività di scrittura di contenuti per un sito web diverso dal proprio. Internet è popolata da realtà che offrono questo tipo di servizio, un’opportunità anche per autori che vogliono aumentare la visibilità dei propri contenuti. La creazione di guest post di qualità, però, è anche il metodo più efficace per incrementare il traffico del proprio sito e anticipare l’algoritmo di Google, a patto che venga fatto in maniera adeguata.
Un’attività di guest posting, infatti, porta con sé dei rischi. Nel caso in cui i motori di ricerca riconoscessero il tentativo, da parte di un’azienda, di manipolare l’algoritmo, questo potrebbe tradursi in una penalizzazione. Nel prossimo articolo, quindi, andremo a vedere come creare un guest post di qualità, difficile da riconoscere rispetto a uno “naturale”.